INTERVENTI
Chi non l'avrà sentito |
|
|
"Chi non l'avrà sentito, non lo comprenderà " - Goethe
Proposta per un intervento sul corpo nelle scuole sul corpo docente
con possibilità di lavoro trasversale con docenti – sostegno –
personale ATA – genitori nell'ambito non-verbale con particolare
attenzione al contesto educativo di soggetti con disabilità o
disagio sociale
Nella scuola e in ambito formativo in generale, il corpo è il
grande assente.
Ci se ne occupa dal punto di vista sanitario, oppure
del rendimento, in sede sportiva.
La libertà di espressione per eccellenza del corpo, cioè il
movimento, è costantemente penalizzata dall'insufficienza del
tempo trascorso in giardino oppure in palestra, tempo spesso
negato per "punizione". Cosi' il corpo si avvilisce ed è ancora
più reticente alla disciplina che gli viene imposta. Gli insegnanti
lamentano spesso l'impossibilità di riprendere 1'attenzione dei
ragazzi, dopo attività che coinvolgono ii corpo. Invece i ragazzi
hanno bisogno di "movimento possibile", non solo di "contenimento
necessario.
La nostra cultura, quanto alla concezione dell'essere umano, è
segnata da molti dualismi :
natura – cultura ( l'uomo – soggetto che agisce indiscriminatamente
sulla natura – oggetto )
individuo – gruppo
mente – corpo ( le mente che si è, il corpo che si HA )
affettività – pensiero astratto
immagine – realtà
adulto – bambino / invece l'uomo vien fuori dal bambino, non rinnega
il bambino.
La mancata integrazione di questi dualismi genera una
disinformazione che diventa patologia. Lowen ci ha insegnato che
1'Io sano riposa su due fondamenti:
1 la sua identificazione col corpo = sensibilità
2 la sua identificazione con la mente = conoscenza
Separare o valorizzare diversamente queste identificazioni significa
camminare su una gamba sola.
Ora, la res-cogitans è sopravalutata rispetto alla res-estensa,
grazie a secoli di paradigma cartesiano; l' lo si trova a dominare
su corpo e natura (dimentichiamo spesso che il corpo è 1'aspetto
delta natura che ci è più vicino) , e un tale dominio genera un
campo in cui sono estremamente difficili esperienze genuine di
com-unione, con gli altri e con la natura, commozione, e figuriamoci
esperienze oceaniche o trascendentali. Se l' individuo sano,
integrato, è capace naturalmente di tali esperienze, ammalandosi
egli si trova a ricercarle attraverso gli stati fusionali sintetici
prodotti dalle droghe; non riconoscendo il proprio corpo lo
maltratterà, e non riuscirà a goderne... e l'elenco potrebbe
continuare.
Se l'educazione segue criteri di successo e di controllo,
l'individuo si abitua a vedere se stesso e gli altri come immagini e
non persone, e questo è un pericolo su cui non si riflette
abbastanza: se vedo l'altro come immagine, posso esser capace di
danneggiarlo seriamente, perchè vedo in lui ii ruolo, e non sento
in lui la persona.L'individuo, cosi', è alienato. E individui
alienati generano una società alienata.
La diss ociazione tra affettività e pensiero astratto genera
l'ideologia, e in particolare il relativismo etico.
Vogliamo ripensare un'educazione che consenta la formazione di un'identità
sana , continuum tra affettività ed intelligenza, creatività,
sensibilità sociale ed ambientale. Diventa cosi' fondamentale che
il docente si attrezzi per promuovere una trasformazione
dell'educazione in questo senso, che viva ed operi in un ambiente
che consente, sostiene e facilita una tale "rivoluzione".
Come dice Jung, le emozioni sono contagiose , perchè radicate nella
profondità del sistema simpatico."Ogni processo di natura emotiva
crea immediatamente processi analoghi negli altri".
Aggiunge Lowen: siamo uniti da molti canali di connessione, dei
quali non siamo consci ( per es. it dialogo tonico) , molte
RISONANZE...
E "nella misura in cui siamo anima, siamo in RISONANZA con l'essenza
animata delle altre creature... e forse questa è la più importante
delle nostre caratteristiche ( Schellenbaum ).
Questa connessione che sembrerebbe un fastidioso ostacolo puo'
diventare un portentoso strumento operativo, per creare un campo di
empatia e possibilità in cui tutti lavorare meglio.
Rendersi conto che il corpo ha la propria saggezza, logica, vita,
capacità di curarsi ... ispira un rispetto e una sicurezza nuove
verso le forze istintive della vita ( Lowen).
Inoltre, l 'identificazione col corpo permette di evitare l'inganno
delle parole; fornisce all'Io un fondamento ed ancoraggio alla
realtà.
Soggetti con lacune nella sensibilità sono predisposti all'angoscia
, ad obnubilazioni di giudizio, ad estrema vulnerabilità. Mentre
chi è in contatto col corpo riconosce le seduzioni e le adulazioni.
Il mio intervento si basa sui seguenti assunti:
le emozioni sono contagiose
siamo in Risonanza con tutte le creature, umane e naturali
l'identificazione col corpo genera sensibilità, salute, rispetto
per i limiti, propri e altrui, interesse per il mondo che ci
circonda
il contrario di questo genera dissociazione, ideologia,
impossibilità di vivere esperienze oceaniche, trascendentali, o
più semplicemente esperienze di com-mozione, condivisione, empatia,
responsabilità; il contrario è anche una cultura basata sull'
immagine, cultura che diventa pericolosa dal momento che, se vedo
l'altro come immagine, ruolo, è possibile che sia capace di
danneggiarlo seriamente; altro pericolo è, data l'incapacità di
provare esperienze di comunione, ricercarle attraverso stati fusionali artificiali (uso di droghe) o negazione e sperpero del
corpo (patologie varie psichiche o sociali).
Dati questi presupposti, propongo un lavoro di integrazione tra
corpo – mente
natura – cultura
individuo – gruppo
sè – altro
Un lavoro esperenziale che consenta di sperimentare il profondo
legame tra polarità apparenti, per percorrere una via alla salute
dell'uomo e del suo ambiente.
Questo avviene tramite esercizi ispirati alla bioenergetica di Lowen,
alla Danzamovimentoterapia, ai Giochi di Findhorn, alle tecniche di
rilassamento e alle ginnastiche dolci. Sottolineo che queste sono
soltanto linee-guida, poichè ogni individuo ed ogni gruppo operano
sempre un percorso unico, mai pienamente prevedibile, e rispetto
queste sue caratteristiche.
Questo cammino conduce al miglioramento dello stato di salute
globale dell'individuo, e genera intorno a chi lavora un campo di
condivisione vera, costituendo un esempio formativo a cui ispirarsi
nei campo dell' Educazione.
Elena Cavaciocchi
|
|